martedì 04 Marzo 2014

PREMIO SAN NICOLA
A MONS. NIKOLAUS WYRWOLL


28 GENNAIO 2014
ISTITUTO DI TEOLOGIA ECUMENICA SAN NICOLA

Lo scorso 28 gennaio, Festa di San Tommaso d'Aquino, durante la Giornata di Istituto è stato conferito il Premio ecumenico «San Nicola» al Rev.mo Mons. Nikolaus Wyrwoll
 


Il programma ha previsto il saluto del Prof. Angelo Panzetta, Preside della Facoltà Teologica Pugliese e il saluto del Prof. Guido Vergawen OP, Rettore dell’Università di Friburgo (Svizzera) portato dalla Prof. Barbara Hallensleben, dell'Istituto di Studi ecumenici della Facoltà di Teologia dell'Università di Friburgo.
Al termine dei saluti P. Lorenzo Lorusso Direttore dell’Istituto San Nicola, ha fatto la Laudatio di Mons. Wyrwoll dando le motivazioni e consegnando il premio ecumenico san Nicola, una lampada uniflamma in argento.
Dopo la consegna del Premio, Mons. Wyrmoll ha fatto la sua Lectio Magistralis dal tema "L'unità dei cristiani: una realtà o una speranza?"
 


NOTE BIOGRAFICHE DI NIKOLAUS VYRWOLL

Mons. Nikolaus Wyrwoll nasce il 31 agosto 1938 a Beuthen (Silesia Superiore). Il 7 ottobre 1962 è ordinato presbitero per la diocesi di Hildesheim. Dal 1965 al 1969 è vicario a Rehburg e Neustadt, mentre insegna religione a Hildesheim. Dal 1966 è membro del Gruppo di lavoro «Églises de l’Orient» della Conferenza dei Vescovi in Germania, mentre dal 1989 al 2013 è Direttore dell’Istituto delle Chiese orientali (Ostkirchliches Institut) a Regensburg. Dal 1976 al 1982 è officiale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e in seguito Consultore del medesimo Pontificio Consiglio. Dal 1995 è membro del Directoire de l’Institut d’études œcuméniques de l’Université de Fribourg en Suisse, mentre sino al 2008 è Osservatore del CCEE (Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae). Nel 1999 riceve il dottorato h.c. dalla facoltà di teologia ortodossa di Minsk e negli anni a seguire diverse onorificienze da parte del Patriarcato di Mosca.
 


LAUDATIO DI MONS. WYRWOLL

Oggi noi onoriamo monsignor Nicola Wyrwoll con il premio ecumenico «San Nicola» dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica San Nicola in Bari, della Facoltà Teologica Pugliese, per l’opera della sua vita a servizio della comunione della Chiesa, sotto il segno della Filantropia di Dio, di cui San Nicola è testimone eminente.
 
Monsignor Wyrwoll porta il nome «Nicola», secondo l’intenzione dei suoi genitori che lo affidarono al patronato di San Nicola di Flue, il santo patrono della Svizzera, ma evidentemente anche sotto la protezione e la saggia direzione di San Nicola di Mira, il taumaturgo. Nella sua persona, egli congiunge la testimonianza della Filantropia di Dio e la testimonianza del pacificatore, l’amore di Dio che si esprime in una preghiera incessante con l’impegno dinamico e disinteressato di amore del prossimo.
 
Forse è l’esperienza della guerra e della fuga che Nicola Wyrwoll ha dovuto subire durante la sua infanzia, che l’ha preparato alla sua missione: Egli porta in sé una grande sensibilità per il significato dell’attenzione umana, dell’amicizia e dell’ospitalità, dell’aiuto nel tempo dello sconforto. Il suo nome «Wyrwoll» significa «il ritirato», «colui che è stato tirato dall’acqua», e noi possiamo dare questa interpretazione: colui che è stato tirato dall’acqua del battesimo, lui stesso salvato, che diviene un Mosè per il popolo di Dio.
 
Nicola Wyrwoll ha fatto la prima esperienza dell’Oikoumene durante il periodo dei suoi studi al Collegium Germanicum et Hungaricum a Roma. Ha conosciuto Roma come luogo di scambio mondiale tra le culture, le forme di pensiero e di vita. Per il suo notevole dono per le lingue, è entrato con rara facilità in comunicazione attiva con molte persone di origine molto differente. Queste capacità sono state messe al servizio dell’Oikoumene con la sua nomina come collaboratore del Segretariato per l’unità dei cristiani, dove è stato responsabile per l’incontro con le Chiese orientali. A partire da un semplice indirizzario di contatti nasce il catalogo ORTHODOXIA, un repertorio di tutti i Vescovi ortodossi a livello mondiale, con i loro indirizzi e le loro biografie. Grazie a questo catalogo, Nicola Wyrwoll è rimasto – anche dopo aver terminato il suo servizio a Roma – «il consultore il più consultato» del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani di oggi, e di molte altre persone che hanno amato approfondire i contatti tra l’Oriente e l’Occidente.
 
Nicola Wyrwoll è un costruttore di ponti, un personaggio «pontificio». Lo stemma dell’Istituto delle Chiese orientali di Regensburg, dove monsignor Wyrwoll è direttore con monsignor Albert Rauch, presenta un ponte: il «Ponte di mezzo» della città di Regensburg; esso scavalca la riviera del Danubio che attraversa e che unisce l’Europa dell’Ovest con l’Europa dell’Est. Alla stessa maniera, la barca che noi oggi doniamo a lui, è il segno di un passaggio al di là di una fonte fluttuante, molto spesso pericolosa. Su una barca le reliquie di San Nicola sono state portate da Mira a Bari. E nella chiesa St. Nicolaus in undis delle suore domenicane a Regensburg, noi troviamo il manoscritto più antico di un canto mariano del Medioevo: “Es kommt ein Schiff geladen, bis an sein’ höchsten Bord, trägt Gottes Sohn voll Gnaden, des Vaters ew’ges Wort”. «Una barca arriva, ben carica sino al bordo; essa porta il Figlio di Dio pieno di grazia, la Parola eterna del Padre». La barca – al di là di tutti i salvataggi di questo mondo – si trasforma in segno di speranza dell’Avvento e ci orienta verso l’arrivo della salvezza sulla nostra terra, nella nostra storia.
 
Un costruttore di ponti – è il ruolo di Nicola Wyrwoll insieme a monsignor Albert Rauch all’Istituto delle Chiese orientali di Regensburg: da più di 50 anni, un immenso numero di studenti vi hanno trovato un ponte per conoscere, comprendere e forse per amare la vita delle Chiese in Occidente. Anche durante il periodo quando l’Istituto delle Chiese orientali aveva la sua propria casa, monsignor Wyrwoll non ha prima investito in edifici e strutture, ma nelle persone, in esseri umani viventi. Come nella Chiesa primitiva, per lui la parola «Chiesa» non significa la casa di pietre, ma una rete di relazioni viventi. Con San Paolo, egli può dire a molte persone: «La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini» (2 Cor 3,2); e con la prima lettera di San Pietro: «Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo» (1 Pt 2,5).
 
Nicola Wyrwoll è un costruttore di ponti fra gli uomini, ed è per questo che è sempre scettico quando delle idee senza carne e senza sangue rimpiazzano l’amicizia. Soltanto nel quadro delle relazioni viventi, le testimonianze scritte e le parole esplicative hanno il loro posto in tanto che espressione della Parola di Dio che si è fatta carne. In questo senso, Nicola è un predicatore infaticabile e un conferenziere spesso invitato. Egli ama soprattutto guidare persone e gruppi verso i luoghi da una esperienza spirituale straordinaria. Spesso ha accompagnato dei pellegrini a Bari e dei gruppi alla prima Roma del Tevere, alla nuova Roma del Bosforo, a Mosca la terza Roma, come anche ad altri luoghi.
 
I frutti di questo lavoro confluivano spesso in pubblicazioni importanti: 50 anni dopo la difesa della sua tesi di dottorato alla Gregoriana, il libro «Primat politique ou pétrinien? Deux témoignages sur la conception du primat au 9ème siècle» ha trovato il suo kairos; fu pubblicato nella collana «Epiphania» dell’Istituto di studi ecumenici dell’Università di Fribourg e tradotto in serbo per l’attualità del tema nel 2013. La pubblicazione delle conferenze dei «Colloques œcuméniques de Regensburg» hanno accompagnato e promosso il dialogo della carità e quello della verità dopo il Concilio Vaticano II. Come editore per altri autori e coeditore delle collane «Epiphania» e «Epiphania Egregia», monsignor Wyrwoll si impegna per una larga distribuzione delle idee chiarificatrici. Il catalogo degli studenti del Collegium Germanicum, il catalogo dei presbiteri della sua diocesi di Hildesheim e recentemente il repertorio degli studenti e degli ospiti dell’Istituto delle Chiese orientali a Regensburg, facilitano da molti anni lo scambio e la coesione per i gruppi interessati.
Nicola Wyrwoll mette tutto il suo cuore per favorire la più profonda Communio tra le Chiese dell’Occidente e dell’Oriente, anche in quanto responsabile per i contatti ecumenici nella sua diocesi di Hildesheim e in quanto membro della Commissione ecumenica della Conferenza Episcopale Tedesca, nonché membro della Commissione mista della Conferenza Episcopale e delle Chiese ortodosse in Germania, per enumerare solo alcune delle sue responsabilità. La sua diocesi è particolarmente legata alla nostra Basilica, perché la Basilica fu consacrata il 22 giugno 1197 dal cancelliere imperiale, il Vescovo Corrado di Hildesheim. Pur coltivando l’amicizia tra le persone, s’impegna per l’amicizia tra le Chiese locali in quanto Chiese sorelle. Circa gli incontri con le Chiese orientali e il rinnovamento ecclesiologico del Concilio Vaticano II, proclama la comprensione della Chiesa cattolica al plurale, in quanto comunione di Chiese particolari come Chiese sorelle.
 
Con la «Rosa d’argento di San Nicola», monsignor Wyrwoll ha creato un simbolo che esprime la stima di tutte le tradizioni cristiane nella loro realizzazione della Filantropia di Dio. Il premio ha trovato già una grande diffusione ed è divenuto una tradizione legata a Bari, poiché ogni rosa è stata benedetta durante la festa di San Nicola nella nostra Basilica. Il primo titolare del premio è l’attuale Patriarca Cirillo di Mosca, quando nel 2006 era Metropolita di Smolensk e Kaliningrad; in seguito la Madre Badessa Iosefina di Varatec in Romania, uno dei più grandi monasteri femminili al mondo (2007); la Rosa per monsignor Eleuterio Fortino del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani è stata solennemente consegnata nel 2008 a Bari. Il Patriarca Mesrob, gravemente ammalato, ha ricevuto la Rosa nel 2009 a Istanbul; alla specialista per le Chiese orientali, Prof. Fairy von Lilienfeld, il premio è stato assegnato nel 2010 a titolo postumo. Nel 2012, la cerimonia della consegna della Rosa ha avuto luogo nella cattedrale di San Nicola a Fribourg: il titolare era monsignor Antonio Mennini, Nunzio Apostolico a Londra, già Nunzio a Mosca. Nel 2013, la settima Rosa è stata consegnata al sindaco della città di Elche in Spagna per l’impegno della città che da diversi secoli mantiene e organizza anno dopo anno la tradizione dei «Misteri d’Elx», Mistero cantato e suonato dell’Assunzione della Vergine Maria nella cattedrale d’Elche, il 14 e il 15 agosto.
 
Da molti anni, monsignor Nicola Wyrwoll intrattiene relazioni amicali con i fedeli dell’Islam. Soprattutto con viaggi di studio in Turchia, il paese d’origine di San Nicola, ha rivelato a molte persone una nuova immagine, più differenziata, della dottrina e della pratica dei musulmani, e Istanbul è divenuta per lui come una seconda patria. La sua camera, nel convento dei nostri confratelli domenicani (Nicola è membro della Fraternita Sacerdotale Domenicana), affaccia sul mare, e una piccola barca gli servirà certamente. È un piccolo segno di riconoscenza e di gratitudine per un grande lavoro di cui è difficile enumerare tutti i frutti, poiché giustamente sono entrati così profondamente nella realtà vivente degli esseri umani che sono segnati da Nicola Wyrwoll. Che la Filantropia di Dio, da lui testimoniata in maniera così infaticabile, l’accompagni, lo riconforti e l’incoraggi sempre. AD MULTOS ANNOS!