BIBLIOTECA “S. NICOLA”
DEI PADRI DOMENICANI
 
     La “Biblioteca di S. Nicola” dei Padri Domenicani è la Biblioteca che si è formata dal patrimonio librario lasciato dal Real Capitolo nicolaiano al momento della sua soppressione e della sua sostituzione con l’Ordine domenicano (bolla Sacris in aedibus, 1951), cui il papa Pio XII affidò la Basilica ormai Pontificia.  Successivamente si è arricchita mediante donazioni dell’Ordine stesso, come pure di persone ed enti privati.
    E’ ubicata di fronte al lato meridionale della Basilica, dalla quale è separata dall’ampio cortile interno. Nel corso di questo sessantennio di vita ha subito alcuni trasferimenti, dall’iniziale Portico dei Pellegrini (di fronte alla facciata principale della Basilica) ai locali a pian terreno del convento, per passare poi alla Corte del Catepano (parte posteriore della Basilica), per ritornare definitivamente nel 2010 al sito attuale.
    La sua storia è notevolmente antica, tuttavia dato il carattere del capitolo palatino, nel quale non sempre chiaro era il confine tra libri del capitolo e libri del singolo canonico, non è sempre chiaro ciò che si è perduto e ciò che non era proprietà comune. Certo è che, a parte il ricco patrimonio pergamenaceo (1800 pergamene a partire dall’anno 939, e 20 codici liturgici del XIII-XV secolo) tutte le opere letterarie, mediche e filosofiche segnalate negli inventari del XIII-XIV secolo) sono andate perdute.   
    Il più antico riferimento a qualcosa di simile ad una Biblioteca in senso moderno risale al 1563, quando le Conclusioni capitolari menzionano una  Libraria, , sia pure solo parzialmente aperta al pubblico. La Biblioteca si arricchì nei secoli grazie a donazioni o lasciti degli stessi canonici. Molti documenti e libri andarono però perduti in particolari occasioni, come la spoliazione francese del 1799, la soppressione dei religiosi nel 1809, la commissione laicale costituita nel 1891, l’interregno dopo la morte dell’ultimo gran priore nel 1945, che durò fino all’arrivo dei Domenicani nel 1951.
 Quanto ai contenuti, il carattere della Biblioteca è stato condizionato dalla fondazione dell’Istituto di teologia ecumenica a Bari (per i rapporti con gli ortodossi) e la fondazione del Centro Studi Nicolaiani nel 1980, che segnò l’acquisizione di un patrimonio prevalentemente storico-religioso e comunale. I volumi sono oggi circa 30.000, di cui poco più di 4.000 già schedati e messi online grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana (lo schedario cartaceo è non solo non aggiornato, ma reso inservibile a motivo dei trasferimenti cui si è accennato).
     Ad ovviare, almeno parzialmente a questa carenza, il diretto P. Gerardo Cioffari ha suddiviso la stessa in settori tematici. Il che vale a maggior ragione per la sala consultazione. Così, ad esempio, anche lo studente che vi entra per la prima volta trova facile la consultazione, essendo la parete frontale riservata alle grandi enciclopedie (ad esempio, sia la Treccani tradizionale che il Dizionario Biografico degli Italiani, come pure l’Enciclopedia cattolica o il Dizionario degli Istituti di perfezione o la Bibliotheca Sanctorum). Le altre pareti sono riservate alla alla Puglia, con la divisione in ordine alfabetico delle città della Provincia di Bari, a cominciare da Adelfia, Alberobello, Andria, Barletta e così via. Ivi si trovano anche le riviste di storia locale, come “Studi Bitontini” e “Altamura”. Ad altezza d’uomo si trovano gli scaffali relativi alla città di Bari, e quindi anche la rivista “Archivio Storico Pugliese” nonché la prestigiosa raccolta del Codice Diplomatico Barese e Pugliese. Quindi in basso si trovano i libri concernenti la Puglia in senso complessivo.
   In alto vi sono gli scaffali riservati alle altre province pugliesi (Lecce, Taranto, Brindisi e Foggia), nonché le opere a carattere storico concernenti i Bizantini, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi, vale a dire le dominazioni principali del Regno di Napoli.
   Anche nell’annesso deposito l’ordine delle scaffalature è tematico:
 
  1. S. Nicola (Storia, devozione, folklore, arte)
  2. Puglia
  3. Oriente. Russia (Letteratura, filosofia, teologia)
  4. Lettere classiche
  5. Lettere straniere
  6. Lettere italiane 1
  7. Lettere italiane 2
  8. Filosofia 1
  9. Filosofia 2
  10. Storia antica
  11. Storia moderna e contemporanea
  12. Storia della Chiesa 1
  13. Storia della Chiesa 2;
  14. Sacra Scrittura
  15. Sacra Scrittura 2; ed Acta Sanctorum
  16. Patristica
  17. Classici Cristiani (Corpus Christianorum)
  18. Papato
  19. Concili. D. Mansi (Sacrorum Conciliorum nova …)
  20. Teologia generale
  21. Morale e Liturgia
  22. Mariologia e Devozione
  23. Riviste in lingua spagnola
  24. Riviste in lingue slave
  25. Riviste in inglese e tedesco
  26. Riviste in lingua italiana
  27. Riviste domenicane
  28. Liturgia O.P., Atti capitolari e Chiese
  29.  Grandi domenicani (S. Tommaso, Savonarola, Campanella ecc.)
  30.  Autori domenicani, e Index Thomisticus
  31.   Domenico, Caterina (e manoscritti musicali non OP)
  32. Biografie O.P. (e Civiltà Cattolica)
  33. Archivum F.P., Analecta O.P., e testi storici O.P.
  34. Agiografia 1
  35. Agiografia 2 ( Analecta Bollandiana e altre raccolte)
  36. Predicabili antichi
  37. Arte cristiana e non (dal XXVII al XL)
 
   Nonostante l’insufficiente ordinamento della stessa, i Padri Domenicani hanno cercato sempre di rendere la Biblioteca fruibile al più vasto pubblico, incluso quello straniero attirato dall’internazionalità della figura di San Nicola. Solitamente il Direttore offre anche una consulenza metodologica e storica, specialmente per gli studenti universitari.
   La Biblioteca è aperta infatti ogni mattina (eccetto i giorni festivi) dalle 10,00 alle 13,00. Per casi particolari, ad esempio per gli studiosi stranieri, con un ragionevole preavviso vi sono aperture anche il pomeriggio.  E’ contemplato il servizio prestiti, che se non è fatto mediante servizio interbibliotecario, per libri non più in commercio è richiesta una cauzione. Per i libri antichi il prestito è a discrezione del Direttore della Biblioteca.
 
I locali sono stati rinnovati nel 2010 col contributo della Regione Puglia (Fondi Europei). Sono dotati di impianti antifurto e antincendio. Il collegamento SBN è stato avviato dal gennaio 2013.
Il responsabile dell’Ente proprietario è il rettore pro-tempore della Basilica (P. Lorenzo Lorusso, OP).
 
Codice fiscale:  80004550721
Conto Corr. Postale intestato alla Biblioteca: 16018707
Indirizzo: Largo Abate Elia, 13
Recapito telefonico:  080.573.72.57;   349.532.1996
 e-mail: gcioffari@libero.it